Negli orti e nei negozi ormai è sempre più difficile trovarle e quelle che si trovano sono più dure e quindi non più adatte ad essere mangiate crude. Le fave più dure le ho sempre utilizzate per la preparazione di zuppe e minestre, ma oggi, con piacevole sorpresa ho scoperto un contorno molto gustoso e saporito che ho preparato secondo la ricetta della Giusy, la mia amica del Bar del Furlo che è un ottima cuoca e così ho preparato…
la baggiana ( in dialetto la bagena )..
Ingredienti: 700 gr. di bietole, 500 gr. di fave, 50 gr. di prosciutto crudo a dadini, finocchietto selvatico, 1 spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
In una larga padella faccio soffriggere l’aglio e il prosciutto a dadini nell’olio, quando sono appena rosolati aggiungo le fave, le faccio insaporire, metto nella padella un po’ d’acqua e le porto a cottura. Nella padella aggiungo le bietole scottate nell’acqua bollente salata , faccio cuocere le verdure ancora alcuni minuti, aggiungo il finocchietto selvatico, lascio insaporire per alcuni minuti poi servo la bagiana calda ma è ottima anche fredda, anzi il giorno dopo è ancor più buona!!!
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Della baggiana vi propongo anche la versione preparata con le Fave di Fratte Rosa e vi trascrivo la ricetta così come è scritta del dépliant de ” l’Associazione per la tutela e la valorizzazione della Fava di Fratte Rosa”:
“Lessare le fave piuttosto grosse e dure insieme con uno spicchio d’aglio. A parte cuocere cicorie di campo, bietole o le barbe dei frati, meglio note come roscani.
Cotta la fava si toglie la buccia unendola alle verdure. Si condisce con un soffritto di olio o di lardo, aglio e finocchio selvatico tagliuzzato”
Alcune curiosità…
Lo sapevate che anche le fave sentono l’influenza negativa dell’anno bisestile?
Tra leggenda e climatologia si dice che l’anno bisestile determina l’attaccatura al contrario del seme all’interno del baccello …
E come si vede nella foto, anche in questo anno bisesto, le fave all’interno del baccello sono cresciute all’incontrario con il filetto rivolto verso il basso.
Questo fatto accade periodicamente . Non se ne sa la agione: quella più accreditata è che le fasi lunari abbiano una influenza sul loro sviluppo.